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	scandalo
		Figc: deferiti Juve, Milan,  Fiorentina e Lazio22/6/2006
		 Il procuratore federale consegna la lista dei  soggetti imputati, tra persone fisiche e società. Rinvio a giudizio per 4  società e 26 tesserati tra cui Moggi e Giraudo, Lotito, Della Valle. C'è anche  Galliani che si dimette dalla Lega: "Atto di ingiustizia". La Juve:  "Vedremo gli elementi di prova" E alla fine è arrivato il deferimento per Juventus, Milan, Fiorentina e  Lazio.
 È questo il risultato dell'inchiesta condotta da Francesco Saverio Borrelli  sullo scandalo definito "Calciopoli" o "Moggiopoli". Gli  atti sono stati consegnati al procuratore federale Stefano Palazzi.
 Ora tocca appunto a Palazzi comunicare le richieste di sanzione e i rinvii a  giudizio per il processo che comincerà la prossima settimana a Roma.
 Il commissario straordinario della Figc Guido Rossi ha reso noto, con un  comunicato, che il procuratore federale Stefano Palazzi "ha notificato a  30 soggetti incolpati tra cui le società Fiorentina, Juventus, Lazio e Milan i provvedimenti di deferimento alla commissione d'appello federale per  violazioni dell'art. 1 e/o 6 del codice di giustizia sportiva. Gli incolpati  potranno ritirare gli atti relativi ai deferimenti a partire dal 23 giugno  presso la segreteria della commissione d'appello federale della Figc".
 
 TRENTA DEFERIMENTI
 Sono 30 in totale i deferimenti, oltre alle quattro società, per violazioni  degli articoli 1 e/o 6 del codice di giustizia sportiva. In particolare  l'articolo 6 (illecito sportivo) porta alla retrocessione, mentre l'articolo  1 (lealtà e correttezza) porta a una penalizzazione in classifica.
 
 L'ELENCO
 L'elenco dei deferiti alla Caf al termine dell'inchiesta dell'Ufficio Indagini  guidato da Borrelli comprende 4 società e 26 tesserati della Federcalcio.  Ecco l'elenco: Juventus, Milan, Fiorentina e Lazio.
 Tutte e quattro le società rischiano una retrocessione o comunque è possibile  che questa sanzione venga richiesta. Dipenderà poi dal giudice definire se  accogliere le richieste dell'accusa.
 Tra i tesserati: Luciano Moggi, Antonio Giraudo, Adriano Galliani,  Leonardo Meani, Andrea Della Valle, Diego Della Valle,  Sandro Mencucci, Claudio Lotito, Cosimo Maria Ferri, Franco Carraro,  Innocenzo Mazzini, Tullio Lanese, Paolo Bergamo, Pierluigi Pairetto, Gennaro Mazzei, Pietro Ingargiola, Paolo Bertini, Massimo De  Santis, Paolo Dondarini, Fabrizio Babini, Domenico Messina, Gianluca Paparesta,  Gianluca Rocchi, Pasquale Rodomonti, Paolo Tagliavento, Claudio Puglisi.
 Il rischio per tutti è di sanzioni sportive fino alla radiazione.
 
 LE NORME VIOLATE: ARTICOLO 1 E 6
 Articolo 1, Doveri generali: "Coloro che sono tenuti all'osservanza  delle norme federali devono comportarsi secondo i principi di lealtà,  correttezza e probità in ogni rapporto comunque riferibile all'attività  sportiva".
 Le sanzioni per i club, Responsabilità oggettiva o diretta: Ammonizione;  ammenda; ammenda con diffida; penalizzazione di uno o più punti in classifica;  retrocessione all'ultimo posto del campionato di competenza; esclusione dal  campionato di competenza e assegnazione ad un campionato inferiore; non  assegnazione o revoca dello scudetto; non ammissione o esclusione a determinate  manifestazioni.
 Le sanzioni per i tesserati: Si va dall'ammonizione alla richiesta di  radiazione.
 
 Articolo 6, Illecito sportivo: "Il compimento, con qualsiasi mezzo,  di atti diretti ad alterare lo svolgimento o il risultato di una gara ovvero ad  assicurare a chiunque un vantaggio in classifica, costituisce illecito  sportivo"
 Le sanzioni per i club. Responsabilità oggettiva o presunta: a)  penalizzazione di uno o più punti in classifica (se inefficace nella stagione  sportiva in corso, da scontare in tutto o in parte nella stagione successiva);  b) retrocessione all'ultimo posto in classifica del campionato di competenza;  c) esclusione dal campionato di competenza e assegnazione da parte del  consiglio federale a uno dei campionati di categoria inferiore; d) non  assegnazione o revoca dello scudetto.
 Responsabilità diretta: a) retrocessione all'ultimo posto del campionato  di competenza; b) esclusione dal campionato di competenza ed assegnazione da  parte del consiglio federale a uno dei campionati di categoria inferiore. In  caso di "pratica inefficacia della pena" è prevista la "maggiore  sanzione" (esclusione dal campionato e non assegnazione o revoca dello  scudetto).
 Le sanzioni per i tesserati: si va dalla squalifica per un periodo minimo di  tre anni sino a cinque anni con proposta di radiazione.
 Fonte 
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